Lars von Trier, il regista danese, nell'occhio del ciclone dopo le sue dichiarazioni sul nazismo durante l'ultimo festival di Cannes, durante la conferenza stampa di Melancholia, ha deciso di non rilasciare più dichiarazioni o interviste, per sempre. Lo ha annunciato con questo comunicato:
"Oggi alle 2 del pomeriggio sono stato interrogato dalla Polizia della North Zealand riguardo alle accuse sollevate dalla procura di Grasse in Francia nell'agosto 2011 sulla possibile violazione, da parte mia, del divieto (previsto nella legge francese) di giustificare i crimini di guerra. L'interrogatorio includeva i miei commenti fatti durante la conferenza stampa di Cannes a maggio 2011. A causa di queste accuse, molto serie, ho preso coscienza di non essere in grado di esprimermi in maniera inequivocabile e, di conseguenza, ho deciso che da oggi in poi non effettuerò più dichiarazioni pubbliche e interviste."
Il commento del suo portavoce è servito a spiegare questa decisione: "E' un essere umano ed un uomo con una famiglia e vuole evitare ulteriori visite da parte di chiunque. E' veramente stanco."
Saranno veramente le ultime parole del regista?