Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

Recensione di: Dominique's story – Quinto non uccidere

30/11/2010 | Recensioni
Recensione di: Dominique's story – Quinto non uccidere

Direttamente dal Texas arriva questo forte documentario contro la pena di morte che racconta la vita di Dominique Green. Nel corso dei 75 minuti della narrazione Giulia Sirignani e Mario Marazziti ci accompagnano dentro la vita di questo giovane uomo accusato a 18 anni di omicidio, di cui si è sempre dichiarato innocente. Ovviamente fanno da sfondo alla vicenda la burocrazia e i paradossi che la pena capitale porta intrinseca dentro di sé.
I fatti si dividono in due parti: da un lato abbiamo il racconto della vita di Dominique con i primi anni dentro il braccio della morte; successivamente la parte in cui il ragazzo dalla sua cella riesce ad avere un rapporto con l’esterno attraverso una fitta corrispondenza epistolare, soprattutto con l’Italia. Sì, perché uno dei pochi punti in cui la politica del nostro paese si trova d’accorso è proprio sulla salvaguardia della vita, anche quella di un criminale. Del resto noi italiani possiamo vantare quello che a tutti gli effetti può essere considerato, anzi dovrebbe essere considerato la pietra miliare di tutte le associazioni contro la pena di morte: il trattato “Dei delitti e delle pene” scritto da Cesare Beccaria nel 1763/64.
Ritornando alla pellicola, “Dominique’s Story” non può essere considerato un film fatto per il cinema: non ha alcuna pretesa di essere un prodotto artistico. È semplicemente una lunga dichiarazione d’amore verso la vita e verso le associazioni che combattono per mettere fine alla barbarie della pena capitale, che ancora oggi si perpetua in tutto il mondo. Assolutamente retorico e volutamente autocelebrativo, la narrazione ha il carattere di un lungo servizio giornalistico. Comunque chiunque ha voglia di scoprire come la pena di morte sia parte integrante del braccio armato della politica, l’appuntamento è alle 01:50, nella notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre 2010, su RaiUno.

Davide Monastra

 


Facebook  Twitter  Invia ad un amico  Condividi su OK Notizie 
 

Notizie in evidenza

Collabora con Voto 10
Seguici su Facebook Seguici su Google Plus Seguici su Twitter
Seguici su YouTube Registrati alla nostra Community Abbonati al nostro feed rss

I CINEMA DELLA TUA PROVINCIA

Advertising   Chi siamo   Collabora con Noi   Cookie Policy   Privacy   Termini e Condizioni d'Uso   Web TV  
 
Cerca
powered by Roma Virtuale :: Web Agency