A distanza di 40 anni dall’uscita del film “Ultimo Tango a Parigi”, l’ex pm della Procura di Roma che bloccò la pellicola per “esasperato pansessualismo fine a se stesso”, Niccolò Amato, è intervenuto per precisare: “Non mi sognerei di ripetere quel provvedimento, oggi non considererei quel film scandaloso. Se c'è un concetto accolto nel sistema giuridico, che varia di epoca in epoca, è il concetto di pudore: 40 anni fa “Ultimo Tango a Parigi” era un film che poteva colpire. La lesione della norma mi sembrava esigesse quel provvedimento. Il concetto del pudore, per quanto riguarda la sfera sessuale, nel corso degli anni si è evoluto in modo radicale: in compenso ci sono fatti osceni e scandalosi nella lesione di interessi pubblici e nel senso di decoro sociale che fanno impallidire quelle lontanissime offese al pudore. Alla luce degli scandali di oggi quelli di allora assumono un aspetto patetico”.