Con il suo “100 Metri Dal Paradiso”, Raffaele Verzillo entra nel mondo della Chiesa, guardandola però con un pizzico ironia e raccontando la storia di un ragazzo che decide di farsi prete abbandonando il sogno di diventare un centometrista.
Gaetano Vallini, sull’Osservatore Romano, ha parlato della pellicola scrivendo: “l film “100 Metri Dal Paradiso”, riesce insomma a parlare, sorridendo con levità, di buoni sentimenti, di riscatto, speranza, vocazione. E di Vaticano, con ironica simpatia. Per avere successo bisogna parlare male del Vaticano. Sembra infatti assodato che per ottenere un riscontro di pubblico in un'opera di fantasia, ma anche nei media, non si possa trattare delle cose d'Oltretevere senza dover tirare in ballo oscuri misteri, trame sotterranee, segreti inenarrabili. Senza, insomma, dover ricorrere allo scandalo, al pruriginoso, o comunque all'ipotesi sensazionalistica. Eppure è possibile trattare l'argomento con un altro sguardo, libero da preconcetti, da strumentali stereotipi, da volontà denigratoria a tutti i costi, e cogliere comunque nel segno: ovvero attirare l'attenzione dello spettatore e divertirlo senza ferire alcuna sensibilità. Lo dimostra 100 metri dal Paradiso che infatti parla del Vaticano in modo leggero, senza rinunciare al gusto della battuta salace al limite del dissacrante, ma sempre con rispetto”.