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Quella Casa nel Bosco - Recensione

16/05/2012 | Recensioni |
Quella Casa nel Bosco - Recensione

Ecco un’opera prima di quelle che lasciano il segno. A firmarla è Drew Goddard, già produttore e sceneggiatore di Cloverfield nonché delle serie tv Buffy ed Alias. Cinque compagni di college, tre ragazzi e due ragazze, si recano in una isolata casa di campagna per trascorrere un week end di sesso e spensieratezze. Saranno assaliti da ripugnanti mostruosità, il cui risveglio è stato calcolato per uno scopo ben preciso da qualcuno che li sta spiando. Ci avevano promesso qualcosa di totalmente alternativo e definitivo, capace di porre fine a tutti i film connessi a queste tematiche. Se non è la verità, ci andiamo sorprendentemente vicini. All’apparenza si tratta di un “Frankenstein-horror”, nel senso di cucire assieme i pezzi di tanto altro cinema (le Case di Sam Raimi passando per Hellraiser e gli zombi di celluloide) citando senza tregua né pudore. Su questa base viene inoltre innestato un ulteriore livello narrativo, lo chiameremo “componente reality”, ripreso da pellicole come The Truman Show (1998) e Cube Zero (2004). A fare la differenza è COME questi ingredienti sono stati amalgamati. Il risultato è infatti una lucida e trasgressiva follia post-moderna, simile solo a se stessa, annoverabile fra le creature più eccitanti e al tempo stesso inquietanti mai scodellate dal genere. Diverte, spiazza, disgusta, fa paura e riesce anche a far ridere di cuore. Si, perché qui l’umorismo viaggia insieme al terrore macabro con una sintonia invidiabile, come in due faccie inscindibili della stessa medaglia. La regia di Goddard sfoggia una tenuta narrativa da manuale, abile nello sprigionare atmosfera (la cantina, all’insegna di The Evil Dead!) e solidissima nel gestire le sequenze dove il ritmo si impenna. Nella seconda parte l’accelerazione ha infine la meglio in un trionfo di briosa ferocia, fino a sfociare in una mattanza fanta-splatter che ci riporta a quel gioiellino chiamato Waxwok (1988). Eccentrico ma quasi mai gratuito, eccessivo ma mai caotico, e soprattutto mai noioso. E guardatelo in una sala con audio decente, fatevi questo regalo!

 


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