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La notte più importante di Hollywood è alle porte. Vestiti e scarpe tirate a lucido per chi avrà la fortuna di camminare sul tappeto rosso di Hollywood Boulevard, Pop Corn e caffè alla mano per chi rimarrà a vedere la cerimonia in televisione. In ogni caso questo è tempo di pronostici!
Piccola premessa. Per una volta mi piacerebbe veder trionfare tutti gli outsider, alla faccia di tutte le quotazioni dei bookmakers. Purtroppo non sarà sicuramente possibile e dovremmo assistere alla trionfale marcia verso il podio di Christoph Waltz e Anne Hathaway, candidati rispettivamente nelle categorie come miglior attori non protagonisti. Non che i due non meritino il riconoscimento, anzi, ma non credo di poter reggere un ulteriore falso, smielevole e ipocrita discorso della Hathaway, diventata insopportabile sin dai Golden Globes, quando si rese conto di aver già tutti i premi della Season Award in tasca. Il successo non giova sempre purtroppo!
Altra vittoria, quasi scontata, sarà quella per il miglior film straniero, “Amour” di Haneke. Per quanto riguarda le altre categorie il risultato finale non è così ovvio come per queste tre. Partendo ad esempio da miglior sceneggiatura i premi dovrebbero andare rispettivamente per quella originale a “Django Unchained” di Quentin Tarantino, e nella lotta più serrata per quella non originale, a “Lato Positivo – Silver Linings Playbook”. In questo caso sono pienamente a favore dei due probabili vincitori. Spero inoltre che per “Silver Linings Playbook” possa trionfare, come miglior attrice protagonista, Jennifer Lawrence, e (sarebbe un sogno) anche Bradley Cooper, ma con molta probabilità (e giustamente) il titolo di miglior attore dell’anno, secondo l’Academy, verrà concesso a Daniel Day Lewis, per la sua strabiliante interpretazione di Lincoln. Ma Daniel Day Lewis non ha ancora la strada spianata e dovrà fare i conti soprattutto con Hugh Jackman, fresco di nomina per Les Miserables.
Ralph Spaccatutto e Skyfall dovrebbero vincere nelle categorie miglior film d’animazione e miglior colonna sonora. Per i premi tecnici sarà uno scontro fra titani nella categoria visual effects (con Lo Hobbit e Avengers in pole position) mentre nelle altre categorie è prevista una distribuzione più omogenea, e poco prevedibile.
Per l’annosa questione regia/miglior film il mio cuore, dichiaratamente spielberghiano, premierebbe costantemente Steven Spielberg come miglior regista. Data l’esclusione dalle nomination di Ben Affleck (che nel frattempo si è consolato facendo incetta di premi in tutto il mondo) la vittoria di Spielberg è altamente probabile, ma questo esclude quasi automaticamente Lincoln dal trionfo come miglior film, che andrà presumibilmente (e meritatamente) ad Argo.
Effettuare dei pronostici è sempre difficile, specie perché gli Academy Awards stanno progressivamente perdendo quella matrice tipicamente americana, influenzati sempre più da una tendenza “europea”, allontanandosi così da quella peculiarità che li rendeva unici e lontani da qualsiasi altra premiazione cinematografica. Ma le notti degli Oscars sanno sempre regalare emozioni, e speriamo che anche questa ottantacinquesima edizione possa fare lo stesso.
Eva Carducci
