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Una donna per amica - Conferenza stampa con Fabio De Luigi e Laetitia Casta

24/02/2014 | Interviste |
Una donna per amica - Conferenza stampa con Fabio De Luigi e Laetitia Casta

E’ stata presentata alla stampa questa mattina al The Space Cinema Moderno la nuova commedia di Giovanni Veronesi dal titolo Una donna per amica. Il film, interpretato da Fabio De Luigi e Laetitia Casta, vede protagonisti un uomo e una donna che condividono un legame di forte amicizia e complicità, Francesco a Claudia. Lui è un avvocato e consigliere comunale, impacciato e spiritoso, lei è una veterinaria libera, anticonformista e sensuale. Tra loro non ci sono segreti ma quando nella vita di Claudia arriva Giovanni, una guardia forestale conosciuta per caso, e la donna decide di sposarlo, Francesco si accorge che l’amicizia tra un uomo e una donna è più complicata del previsto. Francesco decide così di legarsi a Lia, una sua collega consigliere comunale, ma le cose si ingarbugliano quando Claudia si accorge di aver sposato un uomo che la rende infelice.
Alla conferenza stampa seguita alla proiezione era presente il cast al completo capitanato da Giovanni Veronesi e dai protagonisti uno scanzonato Fabio De Luigi e una Laetitia Casta bellissima nel suo impeccabile tubino rosa cipria. Ad accompagnarli il resto del cast, Adriano Giannini, Monica Scattini, Virginia Raffaele, Valeria  Solarino, Geppi Cucciari, Valentina Lodovini.
Il film, prodotto da Warner Bros, Fandango e Ogi Films e distribuito da Warner Bros, uscirà nelle sale giovedì 27 febbraio in circa 400 copie.

La prima domanda è per i due attori protagonisti. L’interrogativo su cui si basa il film è se può esistere davvero l’amicizia tra un uomo e una donna. Voi credete all’amicizia tra uomo e donna  e vi è capitato nella vita di innamorarvi di qualcuno che vi era solo amico?
Laetitia Casta: “Credo nell’amicizia tra un uomo e una donna ma a me non è mai capitata ancora questa amicizia”.
Fabio De Luigi la interrompe: “A me invece è capitato, avendo lavorato in questo film. Credo che l’idea del film fosse di mettere in difficoltà una persona”.
Laetitia aggiunge: “E’ un po’ il fantasma di noi donne, un ideale irrealizzato, avere un uomo a cui raccontare tutto e con cui confidarsi, che sia davvero disinteressato”.
Interviene Giovanni Veronesi: “Ci sono dei momenti in cui De Luigi doveva comportarsi come un uomo ma certe volte l’ho visto vacillare davanti a Laetitia come nella scena del bacio. In quel momento ho pensato, ma cosa starà facendo De Luigi? Starà baciando veramente?”.

Una domanda per De Luigi. Ci puoi dare un giudizio su Laetitia come ragazza e come attrice?
De Luigi: “Una cosa ho notato. Lei è arrivata molto determinata, è una “cazzuta”, ha preso il film con la giusta serietà e piglio. Ha fatto un lavoro che aveva molte difficoltà: recitare in una commedia, recitare in una lingua non sua e dare spessore al personaggio”.

Una domanda per Giovanni Veronesi. Come è nata l’idea del film e come è nata l’idea di far parlare il personaggio interpretato da Virginia Raffaele in quel modo così veloce e incomprensibile?
Veronesi: “L’idea del film nasce tanto tempo fa insieme a Francesco Nuti, lui era uno che non concepiva proprio l’idea di essere amico di una donna anche se la donna in questione non gli piaceva. Avevamo pensato di fare un film su questa idea insieme , ma poi è andata come è andata. Quando ho conosciuto Fabio (De Luigi) ho pensato che era perfetto per questo film e per questo ruolo. Per il ruolo dell’amica sono andato a prendere Laetitia anche perché è straniera e perché poteva rappresentare una donna dai princìpi diversi da quelli di un’italiana. L’idea che ci sia amicizia può essere un rapporto difficile da sostenere ma ci sono tanti uomini “satellite” che girano intorno a una donna della quale poi si innamorano. E’ una cosa comune a tutti ma più alle donne. Negli Stati Uniti c’è una trasmissione televisiva dal titolo “Friend Zone”, lì accade che dopo tre o quattro anni di amicizia alcuni ragazzi dicono che non ce la fanno più, devono dire a una ragazza che credevano nell’amicizia ma che sono innamorati. Mi sembrava molto bello come argomento da raccontare con grande leggerezza non tralasciando una certa profondità soprattutto nel personaggio di Claudia (Laetitia Casta ndr.) che solo in apparenza è superficiale. Con i protagonisti giusti le operazioni si riescono a montare e poi io continuo a trovare produttori che mi danno fiducia.
Per rispondere all’altra domanda, con Virginia (Raffaele) so che posso fare tutto. Mi sono inventato questo personaggio che parla a velocità folle, era molto difficile perché doveva dire delle frasi compiute però a effetto velocissimo. Fabio non riusciva a non ridere tutti i ciak e Virginia faceva lo stesso perché era una cosa contagiosa questo modo di parlare veloce. Io conosco la montatrice Cecilia Zanuso che parla così!”.

La domanda è d’obbligo per Virginia Raffaele. Ti sei ispirata davvero a qualcuno per il tuo personaggio?
Virginia Raffaele: “Non mi sono ispirata a nessuno però ho seguito il consiglio di Giovanni, alcune battute erano velocissime ma avevano un senso. Poi con Fabio è dura non ridere”:
Interviene Veronesi: “Ad un certo punto non sapevano più cosa dirsi e facevano rumori. Virginia si è messa a fare un rumore strano di una goccia (Il regista glielo fa ripetere per la platea di giornalisti).

Per Veronesi, perché hai scelto come location la Puglia, il Salento e Trani?
Veronesi: “Trani è una della città più belle d’Europa, è una cittadina a misura d’uomo ma ha dei monumenti straordinari. E un’altra ragione è il mare fantastico (il mare lo metto sempre nei miei film). E il Salento perché non c’ero mai stato ma mi avevano riempito la testa col Salento e avevo Domenico Procacci come produttore che è pugliese ed ero quindi agevolato. Sono andato lì e ho notato che il Salento è un luogo estremo con una natura estrema e siccome la storia del film è estrema, una storia i cui l’amicizia è tirata fino all’estremo, allora ho pensato che ci poteva stare”.

Il microfono è passato a tutto gli attori del film che hanno detto qualcosa dei loro personaggi.

Monica Scattini: “Io interpreto Elga, una donna un po’ particolare, molto amica dei due protagonisti. Mi sono divertita molto anche se la mia parte è stata tagliata qua e là. Non avevo mai lavorato con Giovanni e questa volta mi ha chiamato perché c’era il personaggio giusto per me”.

Virginia Raffaele: “Il mio personaggio è quello di una surfista della quale posso inventare la storia (e inizia a improvvisare una storia inventata totalmente). E’ una surfista che incontra casualmente il personaggio di Fabio De Luigi e, una cosa di lei la so di sicuro: ha un fratello che tifa Inter!”.

Adriano Giannini: “Il mio personaggio è Giovanni, una guardia forestale, un personaggio un po’ ottuso, non riesce a capire esattamente dove porsi nelle situazioni. Io credo che Giovanni mi abbia chiamato essenzialmente per sfidarmi a tennis ma ha sempre perso!”.

Valeria Solarino: “Io ogni volta dico che non lavorerò più con Giovanni ma questa volta non ce l’ho fatta perché questo ruolo (la sorellastra ex tossicodipendente della protagonista Claudia ndr.) è uno dei personaggi più belli che mi abbiano offerto”.

Geppi Cucciari: “Mi sembra superfluo dire che non esiste nessuna corrispondenza tra il mio personaggio e la realtà (l’attrice interpreta una donna che si trova in prigione per aver evirato il marito ndr.). Mi è arrivata la classica telefonata del regista e io ho accettato. Faccio un piccolo ruolo ma io ho detto subito di si. Devo dire che non sono una donna che usa la violenza per manifestare i propri sentimenti! Io ho sposato un uomo che circuivo a livello amicale perché avevo delle “velleità inguinali”, però eravamo solo amici. Io nel frattempo in sei anni di amicizia mi sono organizzata!”.

Valentina Lodovini: “Anche a me Giovanni mi ha chiamata dicendomi che aveva un ruolo per me ma non ho chiesto altro. In realtà sono il ripiego del protagonista. Ho comunque fatto una scena di sesso con De Luigi ed è andata molto bene!”.

Un’altra domanda per Veronesi. Sei molto attivo su Twitter. In che modo i social network influenzano il tuo modo di raccontare?
Veronesi: “Devo dire che i social non influenzano il mio modo di raccontare ma piano piano ho trovato una sintesi. Io sono molto sincero su Twitter, è il posto in cui sono più sincero, è un mondo che ho scoperto e che non mi piaceva all’inizio. Mi piace invece molto l’approccio che c’è in questo mondo, può essere molto stupido ma può essere anche molto interessante. Ma certo non farei mai un film sui social network”.

L’idea del film era nata con Francesco Nuti e ora che ne hai fatto un film ne hai parlato con lui?
Veronesi: “Con Francesco io ci parlo a modo mio ma non so se è giusto parlargli di lavoro. E’ un’altra parta della mia vita, che non riguarda più il cinema”.

Due domande per Laetitia Casta. Cosa c’è di tuo nel personaggio di Claudia?
C’è una tua battuta nel film in cui dici che questo Paese mette ansia sui sentimenti, la condividi, la senti tua?

Casta: “La cosa che mi ha toccato di Claudia è la sua fragilità, non riuscire ad amare veramente per paura. Quando c’è l’amore sei molto fragile e rischi molto.
Sulla battuta, credo che questa cosa abbia a che fare in generale coi sentimenti non con l’Italia. Io poi sono corsa, non parigina, e i corsi come gli italiani hanno sentimenti molto passionali, molto forti”.

Interviene Veronesi: “Per me è vero, l’Italia mette ansia sui sentimenti, forse  la nazione più ansiosa d’Europa. Si, l’Italia mette ansia”.

Come coda conclusiva i divertenti racconti  di De Luigi e Veronesi sui siparietti eno-gastronomici nella pause del set.
De Luigi ha ricordato: “E’ stato un divertimento continuo, è stato piacevole trovarsi in un posto così bello, ho un ricordo eno-gastronomico fantastico, mangiavamo benissimo, eravamo tutti all’ingrasso. E’ stato un baccanale”.

Veronesi ha concluso raccontando che veniva spesso rimpinzato di cozze pelose dal padrone della casa che aveva preso in affitto e di un invito a cena nella casa che Laetitia Casta aveva preso in affitto: “Noi siamo andati tutti un po’ sospettosi, pensavano che ci avrebbe presentato delle cazz… ine francesi e invece ci ha fatto una cena maestosa. Ci ha dato uno smacco enorme!”  .

Elena Bartoni
 

 


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