
Un amore ossessivo che scatena la voglia di vendetta guida lo scontro all'ultimo sangue, negli eleganti corridoi di una multinazionale, fra le due protagoniste di Crime d'amour, l'ultimo film di Alain Corneau. Il Festival di Roma ieri ha reso omaggio al regista francese scomparso ad agosto, proponendo la sua ultima opera fuori concorso Questa versione in noir di Eva contro Eva, è portata in scena da Christine (Kristin Scott Thomas), manager carismatica e senza scrupoli, e Isabelle (Ludivine Sagnier), la sua più brillante collaboratrice. Christine, mentore della giovane donna, e legata a lei da un rapporto di confidenza tanto intenso da sfiorare la passione amorosa, in realtà ne sfrutta il talento per mettersi in luce. Quando il loro legame esclusivo è turbato dal mediocre Philippe (Patrick Mille) Isabelle spezza l'alleanza con la maestra e Christine non glielo perdona, umiliandola in pubblico. L'allieva però ha già pronto un brillante piano di vendetta. "Non si sa se fra Christine e Isabelle ci sia anche una relazione fisica, ma tra loro c'è in atto sicuramente un gioco di rischio e seduzione - aveva spiegato nelle note di produzione Corneau, che nel 2007 aveva aperto il Festival di Roma con Le Deuxieme souffle -. Il loro rapporto lo vedo più come un amore platonico anche se molto violento". Corneau aveva pensato alla Scott Thomas e alla Sagnier come interpreti già lavorando alla sceneggiatura: "Kristin perchè è assolutamente perfetta per il ruolo, visto quanto è sofisticata, bella e apparentemente molto sicura". Di Ludivine Sagnier ha amato invece "la capacità di mutare, anche fisicamente. Ha negli occhi una determinazione che fa da contrasto al suo modo di fare quasi infantile".