Questa mattina al Festival Internazionale del Film di Roma è stato proiettato il film della regista Lisa Cholobenko “The kids are all rigth” con protagonista una splendida Julianne Moore e una Annette Bening in stato di grazia. Il film affronta il tema dei rapporti familiari, i complicati legami fra genitori e figli, in quella che banalmente definiamo una famiglia non socialmente “convenzionale”. Le due protagoniste, infatti, sono una coppia di fatto che vive i disagi di un vero e proprio matrimonio. In conferenza stampa la Moore, che questo pomeriggio riceverà dalle mani di Paolo Sorrentino il Premio Marc’Aurelio all’Attore (negli anni precedenti assegnato a Sean Connery, Sophia Loren, Al Pacino e Meryl Streep), sottolinea che il film non si sofferma sul rapporto omosessuale, ma su come una storia d’amore abbia (indipendentemente dai suoi componenti) dei momenti di estrema difficoltà. Alla domanda di una giornalista riguardo la sua opinione in merito alle imbarazzanti affermazioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che proprio stamattina ha dichiarato: “Meglio le belle ragazze che gay!”, la Moore risponde che trova tali parole assolutamente retrograde e idiote. L’applauso è scrosciante…