Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

Recensione di: La Matassa

22/02/2011 | Recensioni |
Recensione di: La Matassa

Il duo comico siciliano formato da Ficarra e Picone, insieme al regista Giambattista Avellino, si cimenta con una storia di famiglia. Stranamente però non è una famiglia mafiosa, pur essendo una pellicola girata in Sicilia. Ambientato nella ridente Catania, “La matassa” racconta la storia di due cugini, che tentano di riappacificarsi, dopo che anni prima i loro padri avevano litigato per l’eredità dell’hotel di famiglia. In pratica tutto è giocato sulle colpe dei padri che ricadono sui figli.
I due attori si cimentano in un film complicato dal punto di vista della storia e che ha nel titolo una sua geniale interpretazione. I rapporti di sangue sono come una difficilissima matassa, che deve essere sbrogliata.
Quello che subito si nota in questo lavoro è la voglia di realizzare un vero film. Attenzione: questa frase non è così scontata come sembra! Infatti molte volte, gli attori comici che vengono dal piccolo schermo si accontentano di interpretare degli sketch separati l’uno dell’altro (vedi Aldo, Giovanni e Giacomo) e che hanno il solo fine di strappare una risata fragorosa al pubblico.
Ficarra & Picone vanno oltre. Riescono nella difficile impresa di far ridere, e anche tanto, con una sceneggiatura che segue il filo del discorso e non si trasforma mai in una ma(ta)ssa informe, come capita spesso nei film italiani. La sceneggiatura si avventura nel passato dei personaggi, mostrando le ripercussioni che hanno sul presente. Quello che infatti ci piace sottolineare è l’organico del film assolutamente ben strutturato. Non mancano ovviamente le situazioni comiche: divertentissime le scene in cui viene coinvolta la mafia, rappresentata in modo grottesco e geniale, soprattutto nell’utilizzo dei celeberrimi pizzini. I personaggi sono ben scritti: Picone è il cugino insicuro e ipocondriaco, mentre Ficarra è l’imbroglione, il cugino che cerca di sfruttare ogni situazione a suo vantaggio per mettere da parte un po’ di denaro. Ricordando un po’ i capolavori del passato, grazie al buon copione scritto, “La matassa” è uno degli esempi più intelligente per raccontare la nuova commedia italiana.

Davide Monastra

 


Facebook  Twitter  Invia ad un amico  Condividi su OK Notizie 
 

Notizie in evidenza

Collabora con Voto 10
Seguici su Facebook Seguici su Google Plus Seguici su Twitter
Seguici su YouTube Registrati alla nostra Community Abbonati al nostro feed rss

I CINEMA DELLA TUA PROVINCIA

Advertising   Chi siamo   Collabora con Noi   Cookie Policy   Privacy   Termini e Condizioni d'Uso   Web TV  
 
Cerca
powered by Roma Virtuale :: Web Agency