Audrey Hepburn

Attrice

Biografia di Audrey Hepburn

Secondo l’organizzazione American Film Institute, Audrey Hepburn è la terza più grande attrice di sempre della storia del cinema. Il suo volto è un’icona riconosciuta universalmente per eleganza e stile,  in grado di conquistare milioni di fan.
Nasce il 4 maggio 1929 a Bruxelles, registrata all’anagrafe con il nome di Audrey Kathleen Ruston (solo in un secondo momento al cognome Ruston verrà associato Hepburn, scelto dal padre dell’attrice in onore della nonna materna). L’infanzia della Hepburn è segnata da continui spostamenti tra Belgio, Inghilterra (patria del padre) e Olanda (patria della madre). Solo dopo l’abbandono del padre Audrey riesce a trovare un periodo di stabilità, trasferendosi con la madre in Olanda cercando di sfuggire alla minaccia nazista. E’ a Arnhem che l’attrice, che nel frattempo sostituisce il suo nome troppo anglofono con Edda van Heemstra, diventa un’ottima ballerina, lavorando in spettacoli segreti con il fine di raccogliere fondi contro il nazismo. Il 4 maggio 1945, dopo mesi di stenti che si ripercuoteranno sulla salute dell’attrice, l’Olanda viene liberata.
Dopo esser stata stroncata a causa della sua minuta statura in Inghilterra dall’insegnante di danza Marie Rambert, la Hepburn decide di provare con la carriera cinematografica. Esordisce 22enne al cinema con la produzione britannica ‘One Wild Oat’ e nello stesso anno partecipa a ‘Vacanze a Montecarlo’ ottenendo un buon riscontro di critica. Il successo vero però arriva nel 1952, quando vincendo lo scetticismo della Paramount Pictures, approda a Hollywood strappando a Elizabeth Taylor il ruolo della Principessa Anna in ‘Vacanze romane’ al fianco di Gregory Peck. Il film le vale l'Oscar come migliore attrice protagonista nel 1954, un NYFCC e un BAFTA sempre come miglior attrice. Firmando un contratto per sette film con la Paramount Pictures l’attrice interpreta ‘Sabrina’ con Humphrey Bogart (quì conosce quello che sarà il suo stilista per tutta la vita, Givenchy) e ‘Guerra e Pace’ con Hernry Fonda, nel 1954 ‘Ondine’ con Mel Ferrer (con cui si sposa lo stesso anno e da cui avrà un figlio, Sean), nel 1957 ‘Arianna’ con  Gary Cooper e ‘Cenerentola a Parigi’ (dove compare anche la madre dell’attrice) con Fred Astaire, nel 1959 ‘La storia di una monaca’ (forse la sua migliore performance in un film drammatico che le vale un David di Donatello, un BAFTA e una nomination all’Oscar come migliore attrice).
Nel 1961 ottiene l’ennesima nomination all’Oscar per l’interpretazione di Holly Golightly in ‘Colazione da Tiffany’  in cui l’attrice, anche se con risultati superbi, fatica non poco a calarsi nei panni di un personaggio estroverso, vista la sua natura introversa. Dopo ‘Quelle due’ (1961) e  ‘Sciarada’ (1963) la Hepburn interpreta il musical ‘My Fair Lady’ nel 1964, strappando volontariamente la parte alla sua rivale di sempre Elizabeth Taylor. Il film, nonostante il doppiaggio sostitutivo della voce dell’attrice che inizialmente non prende positivamente la decisione imposta dalla produzione, è l’ennesimo successo. Dopo ‘Come rubare un milione di dollari e vivere felici’ (1966) e ‘Due per la strada’ (1967) l’attrice riduce le sue interpretazioni per dedicarsi al suo secondo figlio, Luca, avuto dal secondo marito, lo psicanalista Andrea Dotti. Chiude la sua carriera nel 1989 con ‘Always‘ di Steven Spielberg.
Gli ultimi anni della sua vita sono contraddistinti per l’impegno sociale. Nel 1988 infatti l’attrice viene nominata ambasciatrice dell’UNICEF, svolgendo attivamente il suo ruolo aiutando i bambini dei paesi poveri. I suoi viaggi in Etiopia, Sudan, Bangladesh, Vietnam e Somalia le valgono la ‘Presidential Medal of Freedom’ conferitale da George Bush.
Muore il 20 gennaio 1993 per un cancro al colon a Tolochenaz (Svizzera), appena 63enne, seguita dall’attore Robert Wolders, suo ultimo amore.