Biografia di Stefano Accorsi
Ne è passato di tempo da quando in uno spot per una nota marca di gelati, Stefano Accorsi, giovanotto dall’aria scanzonata e dalla cadenza emiliana, ripeteva in inglese maccheronico la battuta, diventata poi un tormentone, “Du gust is meglio che uan”! Oggi quel ragazzo, nato a Bologna nel 1971, è uno degli attori più richiesti e apprezzati della nuova generazione.
Ma facciamo qualche passo indietro.
Dopo il diploma al Liceo Scientifico, nel 1991 Accorsi risponde a un annuncio di Pupi Avati e ottiene una particina nel film Fratelli e sorelle. Ma non è il suo momento. Si iscrive a una scuola di teatro dove si diploma nel 1993. Recita in diversi spettacoli ma la popolarità arriva solo con la pubblicità. L’ormai famoso spot, diretto da Daniele Luchetti, gli riapre la strada al cinema. E’ il 1994.
Nel ’95 il giovane attore è Alex, lo studente protagonista di Jack Frusciante è uscito dal gruppo. E’ poi catapultato nell’altopiano di Asiago tra i giovani partigiani ne I piccoli maestri diretto dal suo scopritore Luchetti. La popolarità cresce e Accorsi interpreta uno dopo l’altro Radiofreccia esordio alla regia del rocker Ligabue, Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro e Ormai è fatta di Enzo Monteleone, per passare poi alle produzioni internazionali con Capitani d’Aprile di Maria de Madeiros. Infine, nel 2001, la consacrazione a star con L’ultimo bacio di Gabriele Muccino che lo trasforma in simbolo dei trentenni italiani. Continua a inanellare un successo dietro l’altro interpretando Le fate ignoranti di Ozpetek (premiato con un Nastro d’Argento come miglior attore), facendo una breve ma intensa apparizione ne La stanza del figlio di Moretti e tenendo a battesimo il giovane regista Marco Ponti nel film-rivelazione Santa Maradona. Tra un film e l’altro trova anche il tempo per vestire i panni del più grande seduttore di tutti i tempi nel film per la tv “Il giovane Casanova”.
Alla Mostra del Cinema di Venezia 2002 Accorsi è premiato con la Coppa Volpi per l’interpretazione del poeta Dino Campana nel film di Michele Placido Un viaggio chiamato amore. Lavora ancora con Placido nel 2004 che lo dirige in Ovunque sei, nello stesso anno vive ancora forti passioni interpretando L’amore ritrovato di Carlo Mazzacurati. Interpreta poi Provincia meccanica di Stefano Mordini presentato in concorso al 55° Festival di Berlino.
Nel 2006 torna a lavorare con Ozpetek in Saturno contro.
Trasferitosi in Francia conosce la modella Laetitia Casta con la quale si lega sentimentalmente. Nel 2005 è ancora diretto da Placido in Romanzo criminale. Negli anni seguenti lavora molto all’estero soprattutto in Francia e, ormai maturo, si dimostra capace di vestire ruoli molto diversi. Tra i film interpretati ricordiamo Solo un bacio, per favore con Virginie Ledoyen. Nel 2010 torna a lavorare con Gabriele Muccino nel sequel de L’ultimo bacio dal titolo Baciami ancora. Nel 2011 è accanto a Pierfrancesco Favino e Vittoria Puccini ne La vita facile e recita con Filippo Timi e Valerio Mastandrea in Ruggine di Daniele Gaglianone presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano.
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