Biografia di Janet Agren
Bionda, gambe lunghe, occhi verdi, la svedese Janet Agren è nata nel 1949. Da giovanissima è eletta Miss Svezia. Verso la fine degli anni Sessanta viene notata dal cinema italiano. Debutta sul grande schermo nel 1968 con un piccolo ruolo Donne botte e bersaglieri di Ruggero Deodato. Nello stesso anno è la protagonista femminile de I due crociati con Franco e Ciccio. Ma l'anno della svolta nella sua carriera è il 1969 con la commedia Il giovane normale di Dino Risi ispirata all'omonimo romanzo di Umberto Simonetta. Due anni dopo è la protagonista femminile di Io non spezzo… rompo di Bruno Corbucci e di Io non vedo, tu non parli, lui non sente di Mario Camerini entrambi interpretati dalla coppia Enrico Montesano - Alighiero Noschese. Nello stesso periodo prende lezioni di recitazione presso la scuola di Alessandro Fersen e inizia a lavorare nei cabaret romani. Appare nei panni di una provocante infermiera nella commedia brillante Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? diretta da Billly Wilder nel 1972. Nello stesso anno è diretta da Ettore Scola ne La più bella serata della mia vita tratto da un racconto di Frederic Durrenmatt e interpretato da Alberto Sordi.
Negli anni seguenti l'attrice svedese viene scelta per interpretare molte pellicole "decameroniche" (o "decamerotiche") che vengono realizzate in Italia soprattutto nella prima parte degli anni Settanta, due titoli su tutti: Racconti proibiti… di niente vestiti di Brunello Rondi e Fiorina la vacca di Vittorio De Sisti. Torna a lavorare con Rondi in Tecnica di un amore e Ingrid sulla strada.
Nel corso degli anni Settanta interpreta film di diverso genere: dal western-comico (La vita a volte è molto dura, vero Provvidenza? di Giulio Petroni) al giallo erotico (L'assassino ha riservato nove poltrone di Giuseppe Bennati), dalla commedia erotico-satirica (L'erotomane di Marco Vicario), all'erotico "di protesta" (Il saprofita di Sergio Nasca).
Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta privilegia soprattutto la commedia e il genere comico-farsesco: è accanto a Renato Pozzetto in Paolo Barca maestro elementare, praticamente nudista, a Enrico Montesano e Claude Brasseur in Aragosta a colazione, a Lando Buzzanca in Prestami tua moglie, a Pippo Franco ne La gatta da pelare, a Paolo Villaggio in Sogni mostruosamente proibiti, e a Johnny Dorelli in Vediamoci chiaro.
Particolarmente felice è il sodalizio tra la Agren e Lino Banfi, inaugurato dalla commedia sexy L'onorevole con l'amante sotto il letto, continuato con un episodio di Ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande e concluso con un episodio di Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio.
Negli anni Ottanta l'attrice si trasforma ancora diventando la scream queen di horror italiani come Mangiati vivi! di Umberto Lenzi, Paura nella città dei morti viventi di Lucio Fulci, Quella villa in fondo al parco di Anthony Ascot (Giuliano Carnimeo).
Nell'ultima parte della sua carriera sono da segnalare una serie di apparizioni in film imitazione di successi americani come Vendetta dal futuro di Martin Dolman (Sergio Martino) e La notte degli squali Anthony Richmond (Tonino Ricci).
Nel 1987 è nel cast del film Il ragazzo dal kimono d'oro di Larry Ludman (Fabrizio De Angelis).
La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1991 nel film Forever di Walter Hugo Khouri. Da allora, come molte starlettes degli anni Settanta, è praticamente scomparsa dal grande schermo.
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