Leonardo Di Caprio

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Biografia di Leonardo Di Caprio

E’ uno dei più grandi attori di Hollywood, il suo talento precoce ha saputo maturare negli anni trasformandolo da ragazzino-prodigio ad attore di prima grandezza. Star e anti-divo allo stesso tempo, Leo Di Caprio non smette di far parlare di sé con immense prove interpretative, con clamorosi rifiuti e con fidanzate bellissime e sempre biondissime. Sembra che la suggestione del suo nome venga da un quadro di Leonardo da Vinci esposto alla galleria degli Uffizi che colpì profondamente la madre (immigrata tedesca originaria della Baviera) in visita a Firenze. Anzi, sembra che proprio davanti a un quadro del genio rinascimentale il piccolo Leonardo diede il suo primo calcio nella pancia della mamma, dando così un segno di un nome forse predestinato. Il cognome lo deve invece al padre di origini italiane.
Leonardo Di Caprio nasce a Los Angeles l’11 novembre 1974. Dopo alcune esperienze in serie televisive a partire dal 1990, debutta al cinema nel 1991 a sedici anni nel film horror “Critters 3”. Tra il 1991 e il 1192 conquista popolarità prendendo parte alla serie televisiva (trasmessa anche in Italia) “Genitori in Blue Jeans”.
Interpreta il suo primo ruolo da protagonista nel 1993 nel film “Voglia di ricominciare” con Robert De Niro ed Ellen Barkin. Nello stesso anno, mostra il suo talento interpretando con grande intensità un giovane ritardato nel film “Buon compleanno Mr. Grape” di Lasse Hallström. Per questa interpretazione, nel 1994 ottiene una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. In seguito dà vita ad un giovane tossicodipendente in “Ritorno dal nulla”, al poeta maledetto Arthur Rimbaud in “Poeti dall’inferno”, e al Romeo shakespeariano nella versione pulp di “Romeo e Giulietta” firmata Baz Luhrmann. Nel 1997 il “Titanic” cameroniano gli permette l’ingresso definitivo nell’olimpo delle superstar. Il film vince ben undici premi Oscar ma per Di Caprio ancora nessuna statuetta (ma solo una candidatura al Golden Globe). Resta comunque indimenticabile la sua interpretazione dello squattrinato Jack che si innamora della bella e ricca Rose sul transatlantico più famoso e sfortunato del mondo. La scena in cui cinge i fianchi di Kate Winslet sulla prua del Titanic e sulle note di “My Heart Will Go On” di Celine Dion è entrata ormai di diritto nella storia del cinema.  
Arrivano le avventure in costume de “L’uomo della maschera di ferro” di Randall Wallace e le notti brave da star viziata nell’alleniano “Celebrity”. Poi, nel 2000, arriva una mezza battuta d’arresto con l’esotico “The Beach” di Danny Boyle. Nel 2002, dopo due anni di assenza dagli schermi, l’ex ragazzo prodigio del cinema statunitense torna a far parlare di sé. Ed ecco due nuove grandi occasioni con “Gangs of New York” diretto da Martin Scorsese (con cui inizia un importante sodalizio) e con “Prova a prendermi” per la regia di Steven Spielberg. Nel 2004 Scorsese vuole di nuovo Di Caprio nel ruolo del miliardario produttore Howard Hughes nel kolossal “The Aviator” per cui vince un Golden Globe. Il regista italo-americano lo vuole ancora con sé nel 2006 facendolo recitare accanto a Jack Nicholson e Matt Damon in “The Departed – Il bene e il male” e nel 2009 in “Shutter Island” accanto a Mark Ruffalo. Intanto nel 2006 ottiene una nuova candidatura all’Oscar per “Blood Diamond – Diamanti di sangue” di Edward Zwick e nel 2008 offre un’altra grande prova diretto da Ridley Scott in “Nessuna verità”. Ritrova Kate Winslet nel melodramma ambientato negli anni ‘50 “Revolutionary Road” (2009) di Sam Mendes ed è diretto dal visionario Christopher Nolan nell’onirico “Inception” (2010). Nel 2012 torna a puntare all’Oscar grazie alla grande interpretazione offerta in “J. Edgar” per la regia di Clint Eastwood. Nel 2013 un’altra grande prova (e altra nomination che non diventa Oscar) con Tarantino in “Django Unchained”. Sempre nel 2013, apre il Festival di Cannes con la straordinaria interpretazione del miliardario Gatsby ne “Il grande Gatsby” in cui torna a lavorare con Baz Luhrmann. Subito dopo, nel 2014 torna a stupire in un nuovo grande ruolo creato per lui da Martin Scorsese in “The Wolf of Wall Street”, un broker cocainomane nella New York degli anni Novanta.
Anche questa volta per Di Caprio ci sono un altro Golden Globe e l’ennesima candidatura all’Oscar.