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Sinner: Sono felice di essere nato in Italia e non in Austria

A pochi giorni dall’inizio delle ATP Finals, Jannik Sinner ha rilasciato un’intervista a Federico Ferri, direttore di Sky Sport. Un appuntamento che ormai è diventato fisso prima del torneo dei Maestri a Torino. Il numero uno del mondo ha toccato diversi temi e nelle prime anticipazioni ha parlato del legame con l’Italia.

Essere italiano: “Sono molto felice di essere nato in Italia e non in Austria o da un’altra parte. Dicono che l’Alto Adige e la Sicilia siano molto diverse, ma per me questo fa parte della nostra forza ed è la nostra fortuna. Dobbiamo unirci e darci forza, l0Italia lo merita”.

Se fosse nato 50 km più giù ci sarebbero state meno polemiche: “Non so rispondere a questa domanda, sarebbe come chiedermi perché oggi c’è il sole e non piove. Posso dire di essere orgoglioso di essere italiano. Lo dico con onestà, questo Paese merita anche più di quello che sto facendo io. Abbiamo le strutture, gli allenatori e i giocatori”.

La scelta di non partecipare in Coppa Davis: “Per me quest’anno non c’è stato un minimo di dubbio che non giocare la Davis fosse la scelta giusta. Lo scorso anno, invece, è stato diverso: non ho giocato a Parigi, ho detto “io voglio giocare la Davis”. Nel mio team mi hanno un po’ trattenuto, ma ho detto “no, questo quest’anno voglio giocare perché l’avevo promessa a Berrettini quando abbiamo vinto nel 2023”. Quando lui era lì a sostenerci e abbiamo vinto, io l’ho abbracciato e gli ho detto “ti prometto che vinciamo insieme la prossima Coppa Davis, perché tu lo meriti e siamo una squadra incredibile”. E l’abbiamo vinta. Poi da lì avevo già deciso che l’anno dopo sicuramente non avrei giocato”.

La squadra italiana è forte: “La cosa che a me personalmente non piace è che abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e non ne parla nessuno. Noi dobbiamo rinunciare al numero 26 al mondo, che in questo momento è Darderi: ci possiamo permettere di non convocare il 26 al mondo in Coppa Davis perché c’è Cobolli, c’è Musetti, ce ne sono tantissimi altri. Abbiamo una squadra di doppio incredibile. Possiamo vincere anche così, abbiamo lo stesso Berrettini, quindi la possibilità di vincere la Davis è alta”.

 

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