Musica

Jovanotti ricomincia da tre: nuovo album, nuovo tour, nuovo progetto

Lorenzo Jovanotti riparte. E lo fa moltiplicandosi: tre progetti, tre nuove avventure artistiche che intrecciano viaggio, musica, performance e – come sempre nel suo caso – una visione del mondo personale e potentissima.

Arrivano infatti L’Arca di Loré, il nuovo Jova Summer Party e un disco nato a New York, “NIUIORCHERUBINI”, che lui stesso definisce «un mixtape di miracoli, un LP di goduria condivisa».

Dopo oltre 600.000 spettatori nei palazzetti, un documentario, un album live e una lunga serie di collaborazioni, Jovanotti torna davanti alla stampa con l’entusiasmo di chi non sa – e non vuole – fermarsi. Giacca nera, cappello fedora, barba alla Hemingway e un mappamondo accanto («il primo regalo che ricevetti da bambino»), apre l’incontro con Borges: “Eravamo come sempre alla fine dei tempi”.

E spiega perché sente l’urgenza di mettere in moto tutto adesso:
«Siamo alla fine del mondo e all’inizio di qualcosa… La catastrofe è incombente… È un tempo di tacito sconforto, di paura. Ho deciso di reagire, è il mio carattere. Non vuol dire negare il tragico, ma partorire il nuovo, superare la crisi».

“Non posso trasformare il lamento in scrittura. Faccio il DJ, non il predicatore”

Jova anticipa le critiche – già viste ai tempi del Jova Beach – e chiarisce la sua posizione artistica e umana:
«Io non posso far diventare il lamento parte della mia scrittura, perché in questo non sono bravo. Faccio il DJ, l’intrattenitore… Preferisco i buoni alle “merde”, certo, ma non mi piace il narcisismo etico».

Cita Joseph Campbell – “Dove inciampate troverete l’oro” – e Papa Francesco: “Siate testimoni di speranza”. E sintetizza così il suo nuovo slancio creativo:
«La speranza si nutre di contaminazioni e moltitudine. La salvezza è una pancia di balena dove salirò e porterò tanta gente».

L’Arca di Loré: un viaggio tra continenti e periferie italiane

Il nuovo tour lo porterà dove non è mai stato: dall’Australia al Congo, fino a città in cui nessuno lo conosce. Inseguendo quella che definisce la “primavoltità”.

L’estate invece sarà tutta italiana con il Jova Summer Party, che questa volta privilegerà il Sud, con tappe in luoghi spesso esclusi dai grandi eventi.

Niente più spiagge, ma grandi spazi aperti:
«Viviamo nell’epoca in cui le notizie sono più importanti dei fatti… Non volevo tornare in un clima di attacchi pretestuosi. Questa volta andremo dove la musica non è mai arrivata».

Un festival nomade, ispirato al Burning Man e al Cantagiro:
«Farò il direttore del circo… Viaggeremo in bicicletta, ci fermeremo nei paesini. Voglio stimolare le amministrazioni sulle ciclovie».

Gran finale al Circo Massimo: “Sarà bellissimo”

Il viaggio si concluderà a Roma, la sua città:
«Sarà bellissimo, anche se a Roma sono le sedie vuote a commuovermi: i miei genitori, mio fratello».

Il logo lo ritrae alla guida di una biga e in groppa alla lupa: Jova al Massimo, letteralmente.

Il nuovo album: “NIUIORCHERUBINI”, inciso su nastro analogico

Il 20 novembre arriva il nuovo disco, registrato a New York, città che per Jovanotti è un ritorno alle origini:
«È la città dove sono nato musicalmente, da lì arrivava il rap».

Doveva registrare un solo brano, ma una settimana di jam session spontanee ha cambiato tutto:
«Al terzo giorno ho capito che non erano schizzi ma canzoni. Tredici pezzi fighi. È il mio disco preferito».

Inciso in presa diretta, senza correzioni:
«È un disco senza tempo, fuori dal campionato della musica dove tutto invecchia rapidamente».

Sanremo? “Lo guarderò come sempre”

Sul Festival è netto:
«Non è previsto. Da conduttore? Se un giorno Fiorello va e mi vuole, io ci vado».

Sulla collaborazione con Gigi D’Alessio:
«È nata spontanea… Quando un artista ha tanti anni di carriera, bisogna avere ammirazione».

“Devo seminare allegria e luce. Io ci credo”

In chiusura, Jovanotti torna sul senso profondo del suo slancio creativo:
«Mi sento in sintonia con il mio demone solo quando semino allegria e luce. Dobbiamo raccontare un’altra storia, bella, non solo brutta. Io ci credo».

Date italiane – L’Arca di Loré – Jova Summer Party

  • 7 agosto – OLBIA – Arena Sound Park
  • 12 agosto – MONTESILVANO – MusicArena
  • 17 agosto – BARLETTA – Music Arena
  • 22 agosto – CATANZARO – Calabria Music Arena
  • 29 agosto – PALERMO – Ippodromo La Favorita
  • 5 settembre – NAPOLI – Ippodromo di Agnano
  • 12 settembre – ROMA – Circo Massimo

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio