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Woody Allen: Vi racconto perché ho scritto un romanzo

Alla soglia dei 90 anni, che compirà a novembre, Woody Allen non smette di stupire. Il cineasta newyorkese, infatti, ha esordito come romanziere con Che succede a Baum?, edito da La Nave di Teseo. E proprio di questo ha parlato in un’intervista a 7, settimanale del Corriere della Sera.

“E’ cominciato tutto, come sempre, con un personaggio”, spiega Allen. Baum, il protagonista, è uno scrittore in crisi su più fronti: con la scrittura, con la moglie e con se stesso. L’autore spiega: L’ho immaginato, poi l’ho lasciato lì per un po’. Ho girato un film, ma continuavo a pensare a lui. A un certo punto, la storia ha preso forma e non ho potuto fare altro che seguirla“.

Perché un libro e non un film: “Semplice: per scrivere basta carta e penna. Non servono set, attori o permessi. Ogni mattina scrivo ancora sul blocco, a mano”. Inoltre, Baum parla da solo per tutto il libro, a voce alta, cosa difficile da rendere sullo schermo: “Sì, quel parlare da solo era il nucleo del personaggio. Sarebbe stato complicato renderlo in un film o a teatro. Ma in un libro la mente può vagare ovunque. E poi non ci sono location da pagare”.

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