Manuel Agnelli: Da vent’anni la musica italiana è una m***a
Il leader degli Afterhours ha parlato dello stato di salute della musica italiana

“Da vent’anni a questa parte la musica italiana è una m***a“. Non usa mezzi termini o giri di parole Manuel Agnelli, in un’intervista rilasciata a La Repubblica, per parlare dello stato di salute della musica italiana dei tempi recenti.
Il leader dei riformati Afterhours ha spiegato: “Pochissime persone producono e scrivono i pezzi che si sentono in giro. C’è un controllo totale, l’algoritmo è nutrito da robe uguali, i ragazzi sono spremuti fino al midollo. Non esistono nemmeno costi di produzione: la distribuzione è digitale, non ci sono resi. Perfino la promozione è quasi assente, perché i cantanti sono influencer e ci pensano da soli“.
“A livello di qualità è una disgrazia – prosegue Agnelli. Al primo disco o fai San Siro o ti levi dalle scatole. E anche se fai lo stadio poi vai dallo psichiatra perché non duri più di tre o quattro anni“. Un grido d’allarme in piena regola.