Musetti: Sinner non è un nemico, è un campione che indica la via

Il tennis italiano sta vivendo un momento eccezionale e uno dei protagonisti è certamente Lorenzo Musetti. L’azzurro ha avuto un 2025 molto importante, in cui ha avuto continuità di rendimento, partecipando alle ATP Finals di Torino e chiudendo l’anno da numero 8 del mondo. L’atleta toscano, ora in vacanza, si è raccontato in un’intervista a D di Repubblica. Tra i temi affrontati, Musetti ha parlato della sua visione del tennis e del rapporto con Jannik Sinner.
Sul tennis: “Del tennis non mi piacciono le tempeste emotive. L’alternarsi di gioie e dolori. Tutto cambia in fretta: dal bello passi al brutto, sei in cima, ti ritrovi sul fondo. Dal paradiso all’inferno. Tutto intenso, forte, feroce nello stesso modo. Cadi a un passo dall’orizzonte, basta un 15, e quello che stavi per afferrare non c’è più. Ti chiedi: perché tutto questo male? Non lo reggo, non ce la faccio, le emozioni mi scassano, entro in una spirale negativa e mi flagello”.
Su Jannik Sinner: “Per fortuna che ho Sinner, non dirò mai ‘purtroppo’. Non esiste una rivalità di quel genere, esasperare le tensioni nello sport, che ne ha tante, non serve. E poi Jannik ce l’ho a fianco. Non è un nemico che mi toglie l’aria, è un campione che indica la via. Un punto di riferimento. Diverso da me? Sicuro. Più potente, solido, costante. Ma non giudico uno svantaggio essere capitato nel suo stesso periodo. Vorrei avere un po’ delle sue qualità? Sì, nel massimo rispetto delle nostre diversità. Camminiamo su binari differenti, ma paralleli, ognuno matura con i suoi tempi, entrambi abbiamo dovuto sopportare pressioni, su di noi ci sono sempre state grandi aspettative”.




