Nadal: Ecco cosa mi ha aiutato ad accettare la fine della carriera

Rafael Nadal ha rilasciato una lunga intervista a Jorge Valdano per Movistar+. Il fuoriclasse spagnolo, che 12 mesi fa si è ritirato dopo una carriera straordinaria, ha trattato diversi argomenti: tra questi, i mesi successivi al termine della sua carriera e anche il dominio attuale di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner.
La vita dopo il ritiro: “La vita è fatta di cambiamenti e bisogna imparare a metabolizzarli, sapendo che ci vuole un po’ di tempo per abituarsi a una nuova realtà. Io ho avuto una determinata routine per oltre 20 anni, dedicandomi quasi esclusivamente allo sport, quindi ho dovuto fare un grande lavoro mentale per cominciare questo nuovo capitolo nel migliore dei modi. Mi ha aiutato il fatto che non avessi più chance di competere al livello che desideravo e questa consapevolezza mi ha dato serenità. Non avevo più dubbi che fosse la decisione giusta da prendere, perché il mio serbatoio era vuoto”.
Il duopolio Alcaraz-Sinner: “Quando si è molto giovani, si vive tutto più intensamente. Col passare degli anni, le cose di addolciscono e l’approccio cambia. La cosa positiva è che io, Roger e Novak possiamo uscire insieme senza problemi anche se siamo stati grandi rivali. Questa è una cosa di cui siamo orgogliosi. Non abbiamo mai esagerato e la nostra rivalità si è sempre basata sul rispetto e l’ammirazione reciproca. Senza nulla togliere ad Alcaraz e Sinner, che stanno seguendo il loro percorso, ritengo che noi Big 3 abbiamo aiutato le nuove generazioni a capire che si può avere una rivalità feroce in campo senza odiare il tuo avversario. Mi sento di dire che questa è una delle più belle eredità che ci siamo lasciati alle spalle”.




