Cinema

Dwayne Johnson: Mettermi a nudo mi ha trasformato

Con The Smashing Machine, Dwayne Johnson ha avuto una svolta della sua carriera, interpretando per la prima volta un ruolo drammatico e intenso. Nel film diretto da Benny Safdie, infatti, il popolare attore ed ex wrestler ha interpretato Mike Kerr, campione di MMA, tra colpi nel ring e difficoltà nella vita personale. Un ruolo che ha comportato una trasformazione fisica e mentale. Intervistato da Men’s Health Italia, Johnson ha raccontato quanto abbia messo di sé stesso nel personaggio.

L’utilizzo dei ricordi personali per portare sullo schermo l’emotività di Kerr“Nella scena in cui Mark ha un crollo emotivo ho sentito che avrebbe cercato di coprirsi il volto. L’ho visto fare a mia madre quando le diagnosticarono un cancro ai polmoni in stadio avanzato. Ricordo che, mentre le davano la notizia e lei piangeva, ha portato le mani al volto. Non l’ho mai dimenticato. E l’ho fatto anche io, in quella scena. C’era molto, in quel momento, che è rimasto impresso in me”.

Se c’è qualche aspetto di sé stesso che non conosceva e che ha fatto emergere: “Ho capito che amo trasformarmi, sparire nel personaggio; espormi così, mettermi a nudo, mi ha trasformato. E mi ha anche fatto capire cosa significa avere ‘il cuore di un combattente’. Dietro la gloria, le luci, il clamore, c’è molta solitudine. Questi uomini e donne lasciano la loro anima e il loro cuore al centro del ring, dell’ottagono, della gabbia. Vengo dal wrestling, ma è lo stesso per l’MMA. Anche se i lottatori diventano famosi, alla fine sono molto soli. Ho sviluppato un rispetto profondo per loro: sono eroi per milioni di fan, ma vivono una esistenza solitaria”.

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