Supercondriaco – Ridere fa Bene alla Salute – Recensione
Dopo Giù al Nord (2007) ritorna sugli schermi la coppia Danny Boon-Kad Mérad e il risultato è sempre lo stesso: grosse risate, colpi di scena e divertimento all’ennesima potenza, in una commedia che passando da un registro all’altro, evolve e migliora sempre più.
Romain Faubert (Dany Boon) ha quarant’anni, è single ed ha la fobia per i microbi. A causa di questo non ha più un amico e frequenta soltanto Dimitri Zvenka (Kad Mérad), suo medico ormai da diciotto anni. La morte improvvisa di un collega intristisce Romain e, dispiaciuto per l’amico-paziente, Dimitri si offre per aiutarlo a trovare una compagna. Falliti tutti gli incontri online, lo incoraggia a collaborare con lui nel centro di accoglienza per i rifugiati politici del Tcherkistan, in modo da affrontare la sua paura. Romain però sviene e viene soccorso da Anna (Alice Pol), la bella sorella di Dimitri, che lo scambia per un coraggioso guerrigliero dei Balcani.
Sceneggiatore, dialoghista, regista e protagonista, il tuttofare Dany Boon riesce appieno nell’intento di far divertire, emozionare e tenere lo spettatore con il fiato sospeso.
Ebbene sì, perché Supercondriaco – Ridere fa Bene alla Salute, inizialmente presentato come la classica commedia all’americana dell’eterno single con problemi di relazione, si trasforma ben presto in un film d’azione, all’ombra del comunismo di un Paese totalmente frutto della fantasia dell’attore/regista.
La fobia che affligge Boon nella vita reale, l’ipocondria appunto, è il perno su cui si sviluppa l’intera pellicola. La continua paura di essere ammalati, presentata ovviamente in condizioni estreme, tra esagerazioni e ralenti che ancor di più la sottolineano, è però anche l’elemento che porta lo spettatore a riflettere.
“Ognuno ha pregi e difetti e tutti, prima o poi, incontreranno qualcuno che riesca ad accettarli”. Amare cercando di comprendere e tollerare i comportamenti, le fobie ed il carattere del proprio amico o compagno di vita, questa la morale che traspare infatti dal film.
Presentandosi come una commedia qualunque, Supercondriaco – Ridere fa Bene alla Salute, è tutt’altro che la classica sui generis, riesce infatti con semplicità ad intersecare, risate, avventura e sentimenti, stupendo e facendo trattenere il fiato, senza dimenticarsi però del registro comico, che in qualunque situazione smorza l’atmosfera e non smette di divertire.
Oltre all’efficace regia, Boon si riconferma vincente quindi anche nella sceneggiatura e nella recitazione, coadiuvato da un cast di prim’ordine, che dà spessore ad una pellicola già di per sé di ottimo livello, spassosa e romantica allo stesso tempo.
Alice Bianco