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Panatta: La prima racchetta me la diede mio padre

Lo storico campione del tennis si è raccontato tra infanzia e gioventù

Adriano Panatta ha rilasciato un’intervista ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Lo storico campione del tennis si è raccontato tra vita privata e carriera, partendo fin dai ricordi della sua infanzia e continuando con la gioventù. Ecco che cosa ha detto.

La sua prima racchetta: “Me la diede sempre mio padre. Era una racchetta da adulto, a cui aveva tagliato il manico. Giocavo da solo contro il muro della casa del custode, su cui papà aveva dipinto una riga all’altezza della rete”.

Tanti tennisti in quegli anni giocavano a calcio: “Certo. Nell’inverno tra il 1975 e il 1976 giocai pure in prima categoria. Abitavo a Montecatini e mi presero al Montemurlo. Feci sette o otto partite. Oggi per un professionista del tennis sarebbe una pazzia. In realtà fu una buona preparazione, il 1976 fu il mio anno migliore”.

In che ruolo giocava: “Centravanti di sfondamento. Ero abbastanza prestante. Feci un paio di gol; ma più che altro facevo spazio”.

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