3I/ATLAS, l’oggetto interstellare che fa discutere: “Potrebbe lasciare dispositivi attorno a Giove”
Loeb rilancia: “E se trovassimo satelliti che non abbiamo mai inviato?”

Il misterioso oggetto interstellare 3I/ATLAS, attualmente in viaggio attraverso il Sistema Solare, si prepara a vivere il suo periodo più spettacolare. Tra poche settimane passerà a circa 170 milioni di chilometri dalla Terra, ma secondo alcuni esperti sarà il successivo incontro ravvicinato con Giove, tre mesi dopo, a rivelare le informazioni più interessanti.
Sul caso è tornato a intervenire Avi Loeb, astrofisico di Harvard e figura spesso al centro del dibattito scientifico. Loeb sostiene che 3I/ATLAS potrebbe non essere un corpo naturale, ma addirittura un oggetto artificiale di origine aliena. Un’ipotesi che la comunità scientifica considera altamente speculativa, ma che il professore continua a difendere citando nuovi indizi.
La deviazione sospetta verso la “zona ottimale” di Giove
Loeb sottolinea una recente “accelerazione non gravitazionale”, una variazione di traiettoria che non troverebbe spiegazione nei modelli fisici standard. Secondo l’astrofisico, questo scarto avrebbe orientato 3I/ATLAS direttamente verso il bordo della sfera di influenza gravitazionale di Giove, nota come Hill radius.
È un’area in cui, per analogia, la Terra ospita diversi punti di Lagrange, posizioni perfette per mantenere satelliti stabili con un ridotto consumo energetico.
“Potrebbe depositare tecnologia vicino a Giove”
Da qui la teoria più audace di Loeb: se 3I/ATLAS fosse davvero una nave interstellare, potrebbe sfruttare il passaggio per rilasciare dispositivi tecnologici nell’orbita del gigante gassoso. L’idea richiama inevitabilmente suggestioni da “2001: Odissea nello Spazio”, e Loeb stesso alimenta la discussione con una domanda provocatoria:
“E se trovassimo satelliti attorno a Giove che non abbiamo mai inviato?”
La risposta della NASA: “È una cometa, punto”
La NASA, dal canto suo, mantiene un profilo decisamente più prudente. L’agenzia spaziale considera 3I/ATLAS un oggetto naturale, verosimilmente una cometa ricca di ghiacci e polveri, e ha criticato apertamente le interpretazioni di Loeb, definite poco fondate.
Ma l’astrofisico ribatte ricordando che la scienza progredisce proprio indagando ciò che non torna: la singolare accelerazione osservata al perielio, secondo lui, merita attenzione e non va archiviata troppo in fretta.




