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Ferrero su Alcaraz: Sto soffrendo, mi ha dato fastidio una cosa

In queste ultime settimane nel mondo del tennis la notizia che ha fatto più scalpore è stata certamente la separazione professionale tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero. Il numero uno del mondo l’aveva annunciata con un lungo post social, spiegando le sue ragioni. Ragioni, però, non condivise in toto dall’allenatore, che avrebbe voluto proseguire il percorso con il fuoriclasse spagnolo, come ha raccontato in un’intervista al quotidiano Marca.

Questa la sua versione sull’addio: “Quando finisce un anno, certe cose devono essere riviste riguardo ai contratti. E come per qualsiasi nuovo contratto, guardando all’anno successivo, c’erano alcune cose su cui non eravamo d’accordo. Come per tutti i contratti, una parte tira in una direzione e l’altra in un’altra. La squadra di Carlos pensa a ciò che è meglio per lui, e la mia pensa a ciò che è meglio per me. C’erano alcune questioni su cui entrambe le parti erano in disaccordo. Forse si sarebbero potuto risolvere se ci fossimo seduti a parlare io e Carlos, ma alla fine non l’abbiamo fatto e abbiamo deciso di non continuare. È proprio quello che è successo. Ci sono punti su cui non entrerò nei dettagli, ma eravamo in disaccordo e alla fine abbiamo preso strade separate. Per me, ovviamente, non è un periodo piacevole. Alla fine, si è esaurito un rapporto di lunga data, in cui abbiamo vissuto molte esperienze insieme, e si crea un legame forte. Abbiamo avuto questa connessione emotiva durante gli allenamenti e abbiamo vissuto intensamente ogni situazione importante che si è presentata con lui nei tornei. Alla fine, tutto è stato stravolto”.

Un momento difficile: “In questo momento sto soffrendo. Questo tipo di relazioni sono difficili da concludere da un giorno all’altro. Ci deve essere un periodo di lutto. E, soprattutto, suppongo che soffrirò anche quando lo vedrò giocare nei tornei. Molte esperienze condivise entrano in gioco lì. Penso che ci vorrà del tempo”.

Se c’è una cosa emersa che gli ha dato fastidio: “Sì, è stato sollevato l’aspetto finanziario. Ho dimostrato fin da quando era giovanissimo che non era la cosa più importante per me. Si è detto che chiedevo di più, ed è vero che sono sempre stati molto generosi, garantendomi una percentuale molto alta per quei primi anni in cui ero così coinvolto. E ho apprezzato molto. Alla fine, ho cercato di chiarire che la questione finanziaria non era uno dei problemi”.

Su eventuali incompatibilità fra le due Accademie: “Mi piacerebbe pensare di no. Ovviamente, Carlos è appena agli inizi in questo mondo e vogliono costruire un’accademia forte, il che è comprensibile. Non accetto alcune delle cose che sono state dette, ovvero che ho dato priorità al suo arrivo a Villena e che ha dovuto adattarsi a me. Non è così. Negli ultimi due anni, abbiamo gradualmente capito che, date le esigenze del tour, Carlos voleva trascorrere più tempo a casa. E spettava a noi impegnarci. Gli abbiamo offerto l’accademia in modo che potesse allenarsi quando necessario, ma non è mai stato un obbligo. Mai. Ed è una cosa che voglio chiarire”.

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